Da quando le sigarette elettroniche (dette “e-cigs”) sono entrate in commercio, gli esperti hanno cercato di scoprire se esistessero effetti negativi sulla bocca, sui denti e sull’apparato respiratorio, al pari delle sigarette tradizionali.
Di queste ultime sono ben noti i danni a carico del parodonto (gengiva e all’osso attorno ai denti), e la loro predisposizione a gravi malattie polmonari e alle vie aeree. Per quanto riguarda il campo odontoiatrico, il fumo della classica sigaretta predispone alle gengiviti fino causare mobilità dei denti, fino a perderli. Come pure ai tumori della bocca. Sono poi note conseguenze negative sugli interventi che prevedano ferite come le estrazioni dentali, sulla chirurgia orale e sull’inserimento di impianti dentali (le radici artificiali di titano, in sostituzione dei denti persi), perché le sigarette tradizionali determinano una difficoltà di guarigione delle ferite e un alto rischio d’insuccesso di saldatura nell’osso degli impianti.
Le sigarette elettroniche sono costituite da un elemento riscaldante metallico in un guscio di acciaio inossidabile, da una cartuccia, un atomizzatore e una batteria. L’elemento riscaldante vaporizza una soluzione contenente una miscela di sostanze chimiche tra cui la nicotina e altri additivi umettanti e lenitivi tipo glicerina e glicerolo. In aggiunta, sono presenti centinaia di diversi agenti come aromatizzanti fruttati, caramellati, eccetera. Negli aerosol delle e-cig, oltre alla concentrazione di nicotina regolabile soggettivamente, fino a poter essere elevata (fino a 24 mg), vi sono anche altre sostanze, tra cui aldeidi e metalli pesanti (nichel, cromo). Purtroppo, non esiste nessun controllo sulla qualità sulle cartucce e-cigs commercializzate, per cui esistono dubbi sulla purezza e l’assenza di tossicità degli ingredienti impiegati. Secondo uno studio, pubblicato nel 2017 da un’importante rivista medico odontoiatrica (Oral Disease), la nicotina inalata, insieme alle varie sostanze chimiche aromatizzanti, possono contribuire allo sviluppo di malattie a carico dei denti e delle vie aeree.
Da questo studio è anche emerso che l’utilizzo di sigarette elettroniche e di nicotina inalata sarebbero causa d’infiammazione a livello orale, alterando le risposte riparative. Questo potrebbe influenzare la capacità di guarigione delle ferite, favorendo anche il rilascio di sostanze che promuovono infiammazione. Fenomeno molto importante che potrebbe influenzare il successo degli interventi in cui sono previste ferite come le estrazioni dentarie, la chirurgia orale, o come la sostituzione dei denti mancanti con gli impianti (radici artificiali). Come già visto con le sigarette tradizionali. Non solo la nicotina in questo tipo di sigarette presenterebbero effetti dannosi, ma anche gli agenti aromatizzanti e i metalli, interagendo con la nicotina, potrebbero potenziare gli effetti dannosi. Quindi per il fatto che da tempo si sappia che la nicotina sia dannosa per la bocca e i polmoni, un principio di precauzione suggerirebbe considerare le sigarette elettroniche al pari di quelle tradizionali.
L’unico tangibile vantaggio nella sigaretta elettronica sarebbe rappresentato da una migliore gestione della quantità di nicotina assunta, attraverso i dispositivi di regolazione della stessa, che ne fa un buon sussidio per chi voglia perdere la dipendenza dalle sigarette e desideri preservare la propria salute dei denti e dei polmoni. Le sigaretta elettronica va quindi considerata come una sorta di terapia per liberarsi dal tabagismo.